
- La scuola pubblica è senza denaro: l’insolvenza da parte del Ministero nei confronti delle amministrazioni scolastiche genera il blocco dei finanziamenti o la loro preoccupante riduzione, non solo dei progetti extra e para curricolari, ma anche delle spese di ordinaria gestione (gessi, pulizie, carta igienica, manutenzione). Il taglio all’Istruzione è stato quantificato in otto miliardi di euro.
- Manca personale: le ore di supplenza non sono affidate, prevalentemente, ad insegnanti in servizio, ma gli studenti o sono lasciati soli nelle classi o sono mandati a casa. La riduzione del personale è stata calcolata di 130.000 persone, tra docenti e non docenti, entro il 2012
- E' previsto un notevole innalzamento del numero degli alunni per classe nei prossimi due anni scolastici.
- La Regione Lombardia eroga il fondo relativo al diritto allo studio per l’80% agli studenti della scuola privata che costituiscono, per ora, il 9% dell’intera popolazione scolastica regionale.
- A Brescia quest’anno le iscrizioni alla scuola paritaria hanno avuto un incremento del 4,94%.
- Il prossimo anno entrerà in vigore una riforma della scuola superiore, condizionata innanzi tutto da motivi di bilancio: il quadro orario delle diverse materie, che complessivamente produce una perdita di ore di lezione e di posti di lavoro, è stato determinato indipendentemente dai programmi, che non sono ad oggi definitivi.
- E' stata di fatto abolita, senza che mai fosse davvero istitutita, la materia alternativa, venendo meno a quanto fissato dal Concordato del 1984.
Si potrebbe pensare che, se la scuola pubblica va a rotoli, la scuola privata possa costituire uno spazio di apprendimento e di educazione per i nostri giovani. La Costituzione, che riconosce la libertà di scelta e consente l’istituzione di scuole private “senza oneri per lo stato” (art. 33), riserva alla scuola pubblica una centralità le cui ragioni non ci sembrano venir meno, non foss’altro perché è un luogo istituzionale di incontro e di pluralismo: la nazione italiana, di cui si celebra quest’anno il 150° anniversario, trova nella scuola pubblica una possibilità insostituibile di incontro tra diverse classi sociali, culture, orientamenti ideali, per poter rifondare e rinsaldare un’identità multipla e dialogante.
Per questo proponiamo:
- di aderire alle iniziative pubbliche che il Comitato dei Genitori del Calini e il Coordinamento delle scuole bresciane propone
- di far circolare la presente lettera aperta e altri materiali che contribuiscano a migliorare il livello di informazione sulla situazione attuale
- di individuare un momento pubblico di incontro per condividere efficaci strategie di intervento.
La consapevolezza che la scuola sia uno spazio di formazione culturale, sociale e affettiva nel quale si misura la civiltà di un popolo ci rende particolarmente preoccupati dell’indifferenza nella quale si radica una così pesante situazione: è venuto il momento, di fronte all’urgenza di problemi così evidenti, che ci si compatti e mobiliti per tutelare il futuro di questo Paese, certi che nessuna uscita dalla crisi sarà possibile senza maggiori investimenti nell’istruzione.
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