mercoledì 22 luglio 2015

Un pessimo avvio per la "buona scuola"?



L'avvio del primo anno della cosiddetta "buona scuola" partorita dal premier Renzi e dal ministro Giannini non ha quasi nulla di buono, se stiamo alle previsioni.
Ecco i numeri:

  1. mancheranno 1700 dirigenti. Le scuole sottodimensionate avranno un dirigente reggente, titolare in un altro istituto di maggiori dimensioni, e un vicario senza esonero, con gli intuibili problemi di gestione che ne seguiranno.
  2. i vicari non potranno essere esonerati, prima che si attui il cosiddetto "organico potenziato" (vedi oltre).
  3. all'appello all'inizio delle lezioni forse mancheranno circa 2000 insegnanti.
  4. le "assunzioni" dei circa 103.000 precari avverranno in 4 fasi: la prima e la seconda (che riguardano poco meno della metà degli aventi diritto) dovrebbero concludersi prima dell'inizio dell'attività didattica, la terza e la quarta forse termineranno più tardi, si spera entro novembre.
  5. solo la terza e la quarta fase daranno luogo alla costituzione dell'organico potenziato che consentirà di esonerare il vicario: più tardi ciò potrà avvenire (c'è chi teme che si vada a gennaio 2016), maggiori saranno i problemi organizzativi e di gestione soprattutto per gli istituti più grandi. 
Una precisazione finale: abbiamo messo assunzioni tra virgolette, perché sarebbe più giusto dire stabilizzazioni. I precari che saranno "assunti", infatti, lavorano da anni come supplenti annuali su cattedre vacanti nella scuola pubblica, al cui buon fiunzionamento hanno dato un contributo rilevante anche in termini di qualità, ma per un'anomalia tipicamente italiana, non a caso condannata dalla Corte europea, non sono mai stati stabilizzati.

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