domenica 19 febbraio 2012

Niente cultura, niente sviluppo






Finalmente anche il quotidiano degli industriali esce allo scoperto e, nel suo inserto della Domenica, pubblica un manifesto in cinque punti, in cui "si dimostra che di cultura si può vivere e in cui si sprona il Paese a prendere iniziative per sfruttare le risorse del sapere che l'Italia possiede in abbondanza".


E' una posizione che Scuola Democratica sostiene da più di vent'anni, cercando di opporsi alla deriva virtuale e pantelevisiva che affligge il Paese e che è la causa principale del declino in cui continua a precipitare.


Auspichiamo che nella discussione che Il Sole 24 Ore intende attivare, si riconosca il ruolo decisivo che può rivestire la scuola pubblica nel riportare la conoscenza, il sapere, l'arte, al centro dei progetti di sviluppo in Italia.


Abbiamo già varie volte preso posizione per sottolineare il legame tra qualità dell'istruzione e sviluppo. Riteniamo che tornare ad investire risorse finanziarie sulla pubblica istruzione sia l'iniziativa primaria, fondamentale e irrinunciabile per un Rinascimento culturale italiano.


Abrogare la riforma del precedente governo (Tremonti-Gelmini) dovrebbe essere il primo passo, senza il quale difficilmente si possono attivare iniziative davvero concrete.

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