Il documento che segue esplicita il programma di applicazione dell'art. 64 della legge 133/2008, cioè l'innalzamento del numero degli alunni per classe (Tabella 1, Tabella 2, Tabella 3) rispettivamente del 20%, del 10% e del 10% in tre anni (si arriverà a quasi 40 studenti per classe!). Nello stesso periodo i docenti sono ridotti di 87.400 unità e di 44.500 gli ATA (un'impressionante licenziamento di massa).
A ciò si aggiunga il blocco delle retribuzioni dei docenti, che sono già le più basse del mondo.
Queste non sono questioni sindacali, contrattuali o, peggio, corporative, che riguardano una categoria di cittadini. Sono problemi che incidono sull'interesse generale, sulla crescita culturale e civile dei cittadini e della nazione.
La società civile dovrebbe indignarsi non solo per il Rubygate, ma soprattutto per la distruzione della scuola pubblica, l'unica fonte insostituibile per la formazione di una cittadinanza consapevole.
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