Sta fallendo il goffo, ridicolo, propagandistico e reazionario tentativo del governo di sperimentare una sorta di pseudo-meritocrazia nella scuola pubblica. L'unica trincea che ancora resiste ai "valori" della privatizzazione di tutto, dell'abolizione dei diritti, del mito della competizione truccata è la scuola pubblica, per sua natura laica e pluralista. Perciò il governo del non fare e del distruggere quel che c'è di buono , il governo populista e pseudo-plebisicitario (sondaggistico: i plebisciti veri li perderebbe) vorrebbe annientarla al più presto. Per ora il progetto sta fallendo. Per salvare l'Italia bisognerebbe davvero farlo fallire definitivamente. Per una vera riforma della scuola nell'interesse dei cittadini italiani, bisogna pagare di più TUTTI i lavoratori della scuola (vedi medie OCSE in questo blog) e assumere i precari sulle cattedre vacanti da decenni, ma non è certo questo governo degli affari privati che può interessarsi davvero di istruzione.
Cfr. "Pagelle ai prof, il flop del progetto" su Repubblica.it
martedì 4 gennaio 2011
Fallisce il "divide et impera" travestito da meritocrazia
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