domenica 30 ottobre 2011

Chiude La Sera di Parma



GLI SCANDALI A PARMA NON SONO ANCORA FINITI.



NON E' UNO SCANDALO CHE IN UNA CITTA' COME PARMA TUTTI, PROPRIO TUTTI, LEGGANO LA GAZZETTA DI PARMA?

NON E' UN QUOTIDIANO, LO DICE IL NOME, E' UNA GAZZETTA.

ECCO, A SEGUIRE, L'ULTIMO EDITORIALE DEL DIRETTORE DELLA SERA.

"LA SCUOLA VISTA DALLA LUNA" IN EDICOLA OGNI GIOVEDI' SU LA SERA DI PARMA CONTINUA LE PUBBLICAZIONI SUL BLOG DI SCUOLA DEMOCRATICA: http://scuolademocratica.blogspot.com/


Cari lettori, due settimane fa lanciavamo un segnale di allarme sul futuro di questo giornale, oggi siamo qui a dirvi che questo, al momento, è l’ultimo numero de La Sera. Tanto ci sarebbe da dire – e tanto si dirà, temo – sulla meravigliosa parabola del nostro quotidiano, ma vorrei cogliere l’occasione di questo ultimo editoriale per guardare avanti piuttosto che al passato. Parma in questi mesi ha forse aperto gli occhi su quanto stava accadendo in città e lo ha fatto nel modo più brusco e sconvolgente, come sempre accade quando ci si risveglia da un lungo sonno. I comitati, i partiti, le forze economiche, tutto appare in movimento come mai prima d’ora. Il problema in tutti i cambiamenti è se si resterà alla superficie delle cose o se qualcosa muterà per davvero nella società parmigiana. Se la si farà finita con le nomine dei soliti, con i consociativismi, con gli amici degli amici, con gli accordi sotto banco; se davvero una classe dirigente prenderà atto di aver sbagliato e si farà da parte lasciando spazio a nuove forze, nuove idee. Il gattopardismo, dobbiamo rendercene conto, non è un male che affligge la Sicilia di fine Ottocento, ma permea tutto il nostro Paese, Parma compresa. Come favorire un vero cambiamento? Nessuno ha in tasca facili soluzioni, ma una via c’è ed è tanto semplice quanto difficile da mettere in atto (le soluzioni che non comportino fatica non servono a nulla).
Tutto parte da noi, dalla nostra consapevolezza di avere una responsabilità come cittadini. Responsabilità di informarci, di essere consapevoli di quanto accade, cercando di leggere in modo critico la realtà che ci circonda senza adagiarci pigramente sugli slogan, sui facili dualismi che propongono la contrapposizione noi/loro come unico punto di vista possibile. Una città che vota un sindaco inseguendo l’immaginario vincente e spensierato di “Vignali è simpa” deve porsi delle domande e darsi delle risposte, prima ancora che andare a caccia di streghe e innalzare i roghi puntando il dito sui politici tutti uguali, tutti corrotti e tutti privilegiati. Il nostro giornale in questi mesi ha cercato di far questo, dare un contributo e uno stimolo a questo tipo di processo offrendo al meglio delle nostre possibilità l’unica cosa che un giornalista degno di questo nome ha da mettere sul piatto: notizie. Qualcuno ha capito, qualcuno ha amato, qualcuno (pochi per la verità) ha odiato e molti (purtroppo) hanno ignorato. E non è un buon segno. I soloni tra gli addetti ai lavori diranno (e l’hanno già detto) che siamo stati avventati, che la carta stampata non funziona, che il giornale aveva troppa politica, che non avevamo i morti in ultima pagina e via discorrendo. Tutte cose vere, tutte cose giuste, ma rivendico il fatto di aver dato vita a un quotidiano davvero indipendente, nel quale abbiamo lavorato al meglio delle nostre possibilità, con onestà intellettuale e con un gruppo di giornalisti che, francamente, credo che qualunque direttore dovrebbe invidiarmi. Tutta gente nata e cresciuta professionalmente in questa Italia del precariato ad oltranza, dei “sei mesi di stage gratuito”, delle redazioni che non pagano stipendi per mesi ma che prendono contributi sonanti dallo Stato. Tutta gente che si è dovuta creare con le proprie mani l’opportunità di fare il lavoro come va fatto. Siamo orgogliosi de La Sera e per questo non intendiamo arrenderci, lottando strenuamente per far si che questo editoriale sia solo un arrivederci e non un addio. E per questo continueremo a fare il nostro lavoro su internet finché sarà possibile. In attesa di tempi migliori.

Massimo Capuccini
La Sera

giovedì 27 ottobre 2011

Istruzione e sviluppo economico

Pubblicato su La sera di Parma giovedì 27 ottobre 2011

"La scuola vista dalla luna" tutti i giovedì in edicola su La sera di Parma

venerdì 21 ottobre 2011

sabato 15 ottobre 2011

Elenco dei deputati







tratto dal sito ufficiale della Camera:


è un facile esercizio individuare coloro


che hanno votato ancora la fiducia al governo


e si sono resi corresponsabili della rovina dell'Italia.

venerdì 14 ottobre 2011

Bocciare non paga: lo dice l'Ocse

Pubblicato su La Sera di Parma il 13 Ottobre 2011

"La scuola vista dalla luna"

Ogni giovedì in edicola

domenica 9 ottobre 2011

Le rendite dei professori e i viaggi dei neutrini



Spettacolare intervista del Ministro a Repubblica.
Parla di professori che difendono le loro rendite di posizione. Incredibile. Quali sarebbero le rendite di posizione dei professori? E quelle degli studenti ? (ci sono anche quelle nel delirio...).
Poi nell'ansia di rimediare alla gaffe sui neutrini, fa un clamoroso errore di grammatica italiana, ma non è il primo della sua carriera. Dice testualmente tra virgolette:
"il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini"!!!
Bocciata. E' pronta ad ascoltare la protesta? Se ne vada, allora e presto.

venerdì 7 ottobre 2011

La finta parità delle scuole paritarie



Pubblicato su La Sera di Parma giovedì 6 Ottobre 2011

"La scuola vista dalla luna"

ogni giovedì in edicola

su La Sera di Parma